Il potere del vapore è stato sfruttato per fare di tutto, muovere le locomotive e i battelli, ma anche per cucinare in modo sano e leggero.
La cottura al vapore ha origini antiche e ha avuto un ruolo significativo nelle cucine cinesi e asiatiche in generale. I primi cestelli per la cottura al vapore risalgono a oltre 3.000 anni fa in Cina. Si crede che i primi cuochi cinesi abbiano iniziato a utilizzare vapore generato da pentole d’acqua bollente.
Anche in Europa, la cottura al vapore ha radici antiche. I romani, ad esempio, utilizzavano un sistema di cottura al vapore chiamato “lanx” per preparare piatti come il “tamale”.
Ma fu solo nel XIX secolo, con la Rivoluzione Industriale, che il vapore d’acqua incominciò ad essere ampiamente sfruttato in cucina. Furono sviluppati vaporizzatori elettrici e altre apparecchiature che rendevano la cottura al vapore più accessibile.
Nel XX secolo, con l’avvento di elettrodomestici da cucina moderni, la cottura al vapore è diventata una pratica comune in molte cucine domestiche in tutto il mondo. La consapevolezza dei benefici per la salute della cottura al vapore ha contribuito alla sua popolarità: questa modalità di cottura è nota per preservare i nutrienti degli alimenti in modo ottimale, grazie al breve tempo di esposizione al calore e alla mancanza di contatto diretto con l’acqua. Questo processo riduce l’uso di oli e grassi, contribuendo a una dieta più leggera e salutare.
Oggi, con l’evoluzione della tecnologia culinaria, i forni combinati al vapore rappresentano una soluzione avanzata. Questi apparecchi offrono la versatilità di combiare il calore tradizionale con l’efficacia del vapore, consentendo una cucina sana senza compromettere il gusto. L’introduzione dei forni combinati al vapore ha ridefinito il modo in cui concepiamo la preparazione dei pasti, unendo la tradizione della cottura al vapore con le comodità della tecnologia moderna.
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